Un road movie intimista: il successo del nuovo film di Jaan Tootsen
"Vello Salo - Igapäevaelu müstika" ("Il mistero della vita quotidiana"), il nuovo film del regista Jaan Tootsen - chiamato anche il Wim Wenders estone - è uscito nelle sale per cinema d'autore "Artis" di Tallinn all'inizio dell'autunno scorso, facendo subito sold out, e decretando un successo superiore alle aspettative. Il film, che parla dell'ultranovantenne prete cattolico Vello Salo, è stato girato a Roma e a Tallinn, e viene raccontato dal regista come un road movie intimista e contemplativo.
Nella foto: Vello Salo. Foto: Jaan Tootsen
Jaan Tootsen, classe 1975, ex consigliere per la cultura del presidente Toomas Hendrik Ilves, in precedenza ha trattato temi come gli stili di vita alternativi, la creatività, il consumismo e la decrescita. Il suo "Uus Maailm" ("Mondo nuovo") del quartiere bohémien di Tallinn è stato proiettato anche a Roma e a Torino. "Il mistero della vita quotidiana" è il suo quarto film, e di cui successo - secondo i critici cinematografici estoni - è da attribuirsi sia all'ottimo lavoro del regista che alla storia del protagonista, con la sua ricca e poliedrica biografia. Appunto, il prete Salo ha vissuto una vita molto movimentata. Dopo aver lasciato l'Estonia nel 1944, l'anno tumultuoso in cui l'esercito sovietico è entrato nel Paese, è stato soldato in Finlandia e giardiniere in Svezia. Negli anni successivi ha studiato matematica e fisica in Svizzera e Olanda e teologia in Italia. In Germania è stato ordinato prete, e per lunghi periodi, ha insegnato e lavorato anche in Irak, Giordania, Canada e Svezia. Dal 1993 fa il prete nel convento di Santa Brigida di Pirita, nel quartiere verde di Tallinn.
Secondo Jaan Tootsen il suo documentario racconta la bellezza del diventare vecchi: "Anche quando con il corpo diventiamo vecchi, con la mente possiamo crescere all'infinito". Tootsen disegna con toni da rock'n'roll la parte del film girata in Italia. "Vello Salo non è solo un prete, è un sacerdote molto umano, un trickster, una persona che ha una parte giocherellona, ma di cui saggezza e l'esperienza di vita supera ogni orizzonte. La gente lo ama anche per il suo coraggio di vivere in questo modo gioioso. Il paradosso è nel vedere che l'uno non danneggia l'altro".
Ma poi c'è anche un uomo anziano che si prepara di lasciare questo mondo. L'uomo, che si domanda come non perdere la sua fede nell'ultima ora prima di andarsene e si chiede perchè proprio "i più grandi" vengono messi nella prova così pesante nel mondo dello spirito. "Per me è un film gioioso e consolante", spiega Tootsen. "La gente potrebbe pensare ogni giorno su cos'è la morte e su cosa succederà dopo. In ogni modo quest'uomo, che un paio di anni fa era lì ad aspettare la morte, oggi è di nuovo pieno di vitalità e gioia di vivere".
Recentemente il documentario è stato inserito nell'importante rassegna PÖFF (Festival Cinematografico delle Notti Buie di Tallinn). Il PÖFF, uno dei festival più grandi dell'Europa del Nord, è uno dei 15, tra cui Cannes e Berlino, riconosciuti ufficialmente dalla Federazione Internazionale delle Associazioni di Produttori Cinematografici.