Sulle orme di popoli ugro-finnici - una mostra fotografica a Bologna

12.11.2018

Il 19 novembre è stata inaugurata al Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne dell'Università di Bologna la mostra fotografica "Veelinnurahvas. Il popolo dell'uccello dell'acqua. Le spedizioni cinematografiche di Lennart Meri tra il 1969 e il 1988". Il percorso espositivo presenta un racconto fotografico delle spedizioni della troupe estone - composta da scrittori, esperti di folklore, etnografi e artisti di fama - negli anni 60/80 con lo scopo di riprendere i piccoli popoli ugro-finnici, circa mezzo secolo prima che Werner Herzog andasse in Siberia tra il popolo samoiedi, per girare "Happy People: A year in the Taiga".

Foto: Raivo Tiikmaa

Nella foto: Lennart Meri

Come si sa le lingue ugro-finniche arrivano dai popoli sami della Scandinavia e Finlandia ai popoli samoiedi della Siberia orientale nell'attuale Federazione Russa, e sono parlate dagli ungheresi, finlandesi, estoni e da tanti altri piccoli popoli qua e là nella Siberia. Imparentati linguisticamente, questi popoli sono diversi sia per religione che per cultura e situazione politica nei vari stati. Gli estoni, i finlandesi e i sami occidentali sono luterani, gli ungheresi cattolici, i popoli ugro-finnici della Russia occidentale sono ortodossi, gli udmurti e i mari sono animisti, e tra i popoli samoiedi vivono ancora gli sciamani. Gli ungheresi hanno uno stato millenario, gli estoni e i finlandesi hanno avuto la prima indipendenza nel 1918 e i sami vivono nei territori di 4 stati su terre subartiche dalla Norvegia fino alla Russia. Alcuni popoli uralici abitano nella Federazione Russa in repubbliche autonome, dove loro stessi sono una minoranza. Una parte delle lingue minori ugro-finniche sono prossime all'estinzione oppure già estinte.

Lennart Meri, scrittore e regista, cosmopolita e erudito, poliglotta dal francese perfetto, figlio di Georg Meri, diplomatico della prima Repubblica estone e noto traduttore di Shakespeare, è stato per due volte consecutive, dal 1992 al 2001, Presidente della Repubblica dell'Estonia. Era un figlio del suo tempo, un po' come lo scrittore Vaclav Havel nella Repubblica Ceca.

La missione di Meri come regista è stata invece di raccontare l'antica storia e la vita quotidiana delle comunità ugro-finniche. Furono i primi film nel loro genere e per spessore dando un valido resoconto dei loro riti, tradizioni, poesia popolare e etnografia. Il nome della mostra prende spunto dal primo di cinque documentari girati da Meri, che si intitola "Veelinnurahvas" ("Il popolo dell'uccello dell'acqua") del 1970, e si basa su materiale fotografico accompagnato dalle note di Lennart Meri e dai ricordi di Enn Säde, tecnico del suono dei quattro documentari di Meri e co-regista del penultimo documentario "Figli di Torum".

La mostra rimane aperta fino a metà dicembre presso il Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne, in via Cartoleria, 5. L'esposizione è organizzata in collaborazione tra l'Università di Bologna e l'Associazione Fenno-Ugria, associazione non profit con lo scopo di sviluppare i contatti culturali e istruzionali tra i popoli ugro-finnici.


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