Sigrid Luitsalu: “Mi piace l’idea della trasformazione: dalla sabbia nasce il vetro”

02.10.2023

Sigrid Luitsalu, Andra Jõgis e Maarja Mäemets sono tre artiste del vetro. Dal 9 al 17 settembre hanno partecipato alla Venice Glass Week nella categoria under 35. Estonia Magazine ha intervistato Sigrid Luitsalu, classe 1988, che a Venezia, nel palazzo Loredan, ha esposto la sua opera Hespera.

L'arte vetraria estone è quasi sconosciuta in Italia. Come spiegheresti questa carenza italiana?

In passato non c'era molta informazione sugli eventi e concorsi pubblici legati al vetro in Italia - penso che questo sia uno dei motivi principali. A quanto pare la Venice Glass Week, così come la Milan Glass Week, ora si promuovano di più all'estero ed è così che siamo arrivate a conoscenza dell'evento. A dir la verità, l'Italia ci è sempre sembrata un paese lontano: ci identifichiamo piuttosto con la cultura e le attività dei paesi nordici.

Sigrid Luitsalu e la sua opera Hespera alla Venice Glass Week

Tu, Andra Jõgis e Maarja Mäemets. Vi conoscete?

Si, abbiamo studiato insieme l'arte del vetro all'Accademia delle Arti estone EKA.

Dove si collocano le radici dell'arte del vetro estone? 

L'inizio dell'industria del vetro risale alla prima metà del XVII secolo, quando il proprietario terriero e politico svedese Jakob de la Gardie fondò una fabbrica di vetro sull'isola di Hiiumaa. Nel 1934, un altro uomo d'affari, l'estone Johannes Lorup, fondò a Tallinn una moderna fabbrica e la produzione nazionale di vetro raggiunse un livello mondiale. Lorup è probabilmente il nome più famoso nella nostra storia dell'industria del vetro; gli anni '30 furono l'epoca d'oro della produzione del vetro in Estonia. Una parte significativa della produzione dell'azienda veniva commercializzata all'estero: in Lituania ed Egitto, in Inghilterra, Palestina, Turchia e America. I suoi vetri di cristallo di alto valore artistico erano molto apprezzati. Ma una delle fabbriche di vetro più grandi e tra le più longeve era sicuramente la fabbrica di specchi Rõika-Meleski fondata nel 1792. E nel 1879, nell'Estonia Centrale, a Järvakandi, ha avuto l'inizio la produzione di vetro. Qui, ancora oggi, opera la AS Järvakandi Klaas, che principalmente produce lattine e bottiglie per l'industria alimentare, chimica e farmaceutica. Devo dire che in passato in Estonia si occupava con successo anche dello sviluppo di nuovi tipi di vetro. Dal 1970 al 1990, presso la fabbrica "Tarbeklaas" (il successore di Johannes Lorup N.d.R.) operò un laboratorio che sviluppò una varietà di vetri ottici al fluorofosfato con un altissimo indice di Abbe.

Qual è la particolarità dell'arte del vetro estone?

Credo che la sua particolarità risieda nella versatilità dei nostri artisti: l'arte del vetro e il design vivono qui in una simbiosi particolare. Per me l'arte del vetro nazionale è caratterizzata da un certo tipo di pace e profondità.

Ci sono artisti che si sono fatti un nome nel mondo?

Risponderei così: il maestro Ivo Lill era conosciuto come artista nei circoli dell'arte vetraria all'estero. Certamente sono conosciuti i lavori di Mare Saare, Tiina Sarapu e Kristiina Uslar. Inoltre citerei Meeli Kõiva (usa il nome d'arte Mery Crystal Ra N.d. R.): una delle sue opere più note, l'opera di luce e vetro dal titolo Reactive river è stata creata nel 2006 per l'edificio principale del Parlamento Europeo a Bruxelles. Nel 2016 la rivista Coda l'ha selezionata tra le 25 migliori opere di luce al mondo. Un'altra sua opera che ha suscitato una forte attenzione internazionale è la scultura in vetro e luce Flying sheets of paper situata nell'edificio principale della Glaston Corporation a Tampere.

L'arte del vetro viene insegnata in Estonia?

Sì, viene insegnata all'Accademia delle Arti estone EKI. Inoltre, a partire dal 2014, si può studiare per diventare assistente del soffiatore di vetro di 4° livello di formazione professionale a Olustvere, nella regione di Viljandi. Il laboratorio di vetro collabora sia con l'Accademia delle Arti estone, che con gli artisti locali e stranieri. E' una collaborazione molto fertile, nella quale nascono molteplici mostre, workshop e performance.

Uno dei grandi lavori più recenti commissionati da parte dello stato estone è un pannello di vetro presso il tribunale di Kuressaare. Il costo dell'opera è  di 27.000 euro. Ci sono altri esempi simili?

Sì, numerosi. Ad esempio l'opera di Maret Sarapu Flow decora da quest'anno l'atrio del Liceo Mustamäe di Tallinn, Sarapu ha creato anche l'opera The Stair, mosaico commissionato della Radiotelevisione nazionale ERR, oppure la sua installazione Iceberg commissionata dal Ministero degli Interni, che ora si trova nell'edificio principale dell'Agenzia europea per la gestione operativa dei sistemi IT, ma anche la vetrata First language nella sala dei concerti dell'Accademia di musica e teatro e Empathy presso la Clinica Universitaria di Tartu.

Ogni due anni l'Associazione estone degli artisti del vetro conferisce un titolo onorifico a un collega riconosciuto. Chi lo ha vinto l'ultima volta?

L'ultima volta, nel 2022, Kati Kerstna.

Come sei arrivata all'arte del vetro? 

Direi quasi accidentalmente, sapevo che volevo studiare arte e la specialità del vetro ha attirato subito la mia attenzione, sembrava eccitante e poco conosciuta. E visto che avevo da sempre amato e ammirato questo materiale, ho deciso di dare una svolta alla mia vita, lasciando sulle spalle gli studi di giurisprudenza e di filosofia, altre mie passioni.

Studiare filosofia ti ha aiutata a fare arte? 

Moltissimo: il processo del mio lavoro spesso riceve slancio da qualche specifico problema o riflessione filosofica. Mi piace approfondire il concetto delle mie opere: leggo molto, rifletto, scrivo. Nelle mie creazioni faccio affidamento sul mio lavoro preliminare. Dopo un lungo lavoro di fondo, lascio che sia "il corpo" a prendere il sopravvento, che poi esegue tutta la lettura e il pensiero svolto.

La tua arte è stata influenzata da qualche paese o regione? Altrimenti cosa o chi ha influenzato i tuoi lavori? 

Adoro l'arte del vetro giapponese, che spesso gode di una pace e di una tranquillità assai piacevole. Sono fortemente influenzata dalla natura e dai modelli che noto nella natura. E sicuramente è stata Kristiina Uslar una delle mie fonti di ispirazione; mi è stata un'ottima mentore.

Che tecnica usi? 

Lavoro principalmente con la tecnica della pâte de verre negli ultimi anni soprattutto con la tecnica appresa dall'artista iraniana Saman Kalantari. Per realizzare le mie opere utilizzo la carta o le forme stampate in 3D, che ricopro con il vetro. Nel forno la carta o plastica viene bruciata e come risultato rimane il vetro lavorato.

Prima della Venice Glass Week, ad aprile, hai partecipato alla Milano Glass Week, più specificamente alla mostra The Baltic Vibe. Elements...

La mostra è stata organizzata dall'artista lettone Valentīna Kovaļišina (usa il nome d'arte Valentinaki N.d.R.).  E' stata una bellissima esperienza: l'intero evento ha riscosso una risposta calorosa e ha suscitato molto interesse per gli artisti baltici.

Alla Venice Glass Week sono stati esposti due dei tuoi lavori. L'opera si chiama Hespera… 

Hespera fa parte di una serie dove studio l'essenza del vetro: il vetro è un solido amorfo, il che vuol dire che la sua composizione è strutturalmente disordinata, ovvero, per dirla in modo semplice, le particelle nel vetro si trovano nel cosiddetto stato intermedio tra liquido e solido. Mi piace l'idea che il vetro nasce dalla sabbia e durante il mio lavoro riflettevo sul passaggio da una sostanza a un'altra. Percepisco l'essenza del vetro e il suo processo di cambiamento come il fluire, proprio come una danza tra due elementi. Tutto è fermo, tutto è fluido. Il lavoro è stato eseguito con la tecnica della pâte de verre.

Quali sono i tuoi piani per il prossimo anno? 

Continuerò a creare e a tenere i corsi di arte del vetro nel mio studio a Tallinn.

Occuparsi dell'arte del vetro è sufficiente per guadagnarsi da vivere? 

Sì e no. Dipende dalla volontà. Oltre al vetro tengo i corsi creativi e di coaching, poiché integrano il mio processo creativo.

Katrin Veiksaar


EDUCAZIONE
2016 - Estonian Academy of Art, MA Design & Crafts
2013 - 2016 Estonian Academy of Art, BA Glass Art and Design
2009 - 2011 Università di Tartu, giurisprudenza
2007 - 2009 Università di Tallinn, studi dell'Asia e filosofia
ESIBIZIONI RECENTI
2023 The Venice Glass Week HUB Under35 in Palazzo Loredan, Venezia
2023 The Baltic Vibe. Elements. Milano
2023 Personale Inner Patterns of Repetitions nella galleria Hop, Tallinn
2023 Finale del concorso sul vetro a Horbowy (Horbowy International Glass Competition), Polonia

2023 BKV-Preis Für Junges Kunsthandwerk/BKV Prize For Young Applied Arts. Monaco di Baviera, Germania


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