Riparte il seminario di estone a Bologna: alla scoperta dell’area ugro-finnica nelle università

10.11.2023

Il 13 novembre riparte il seminario di lingua e cultura estone all'Università di Bologna. Gli studenti del Dipartimento di Lingue, Letterature e Culture Moderne si confronteranno per 30 ore con storia, cultura e letteratura di questo Paese baltico e con le basi della sua lingua. Agli studenti del seminario verrà proposto inoltre il documentario Fred Jüssi. The Beauty of Being del regista estone Jaan Tootsen.

Eesti Instituut (Marko Mäetamm) 

Anche negli scorsi anni il seminario è stato affiancato da ulteriori iniziative, come la mostra fotografica dedicata alle spedizioni di Lennart Meri presso alcune comunità ugro-finniche – prezioso resoconto etnografico – inaugurata a novembre 2018 presso il LILEC e aperta al pubblico fino a dicembre dello stesso anno. A Bologna si è tenuto inoltre nel 2018 il Convegno Internazionale sulle Lingue Ugro-Finniche, che ha visto l'intervento di un gruppo di studiosi estoni. Aperta a tutti è stata anche la proiezione del documentario sul traduttore e saggista estone Padre Vello Salo Vello Salo. Everyday Misticism del regista Jaan Tootsen.

Si può parlare dunque all'Università di Bologna di una piccola comunità concentrata sull'area ugro-finnica: la lingua e la letteratura finlandese, insegnate dalla Prof.ssa Sanna Martin e parte dell'offerta formativa da oltre vent'anni, possono venir approfondite nell'arco dei tre anni di studio, il seminario di lingua e cultura estone va avanti da ormai una decina di anni e, per completare il quadro delle tre lingue ugro-finniche maggiori, è possibile seguire un'annualità del corso di Lingua e cultura ungherese con la Prof.ssa Zsuzsanna Rozsnyoi. La stessa Rozsnyoi ha inoltre in passato raccolto il testimone della storica Prof.ssa Carla Corradi Musi nell'insegnamento della filologia ugro-finnica.

Bologna vanta d'altronde una lunga tradizione in questo campo: già negli anni '60 del Novecento erano attivi corsi di filologia ugro-finnica e di ungherese, mentre è datata 1971 la dispensa approntata dalla Prof.ssa Edoarda Dala Kisfaludy e dal traduttore e saggista Padre Vello Salo "Appunti per un corso sulla lingua e letteratura estone". Apparsa in tre edizioni, la numero uno contiene la prima antologia di poesia estone "Poeti estoni" (pubblicata poi nel 1973 e 1975 da Edizioni Abete) in traduzione italiana. E' stata proprio Edoarda Dala Kisfaludy nell'anno accademico 1963-64 a introdurre a Bologna la prima lingua ugrofinnica.

Guardando al resto d'Italia, anche Firenze ha alle spalle un notevole interesse per quest'area geografica e linguistica: dal 1947 prosperano gli Studi Ugrofinnici e nei primi Duemila è stato approntato sulla piattaforma e-Learning dell'Ateneo un seminario di estone. Alla Ca' Foscari di Venezia l'estone è stato insegnato per due semestri dal 2017, mentre a Roma Tre dal 2018 viene annualmente riconfermato un corso dedicato, tenuto dalla Dott.ssa Ülle Toode, che è stata inoltre la prima a introdurre l'estone all'Università di Bologna. Oggi il seminario dedicato è invece affidato alla Dott.ssa Katrin Veiksaar.

All'estero è stata la vicina Helsinki a inaugurare il primo lettorato di lingua estone nel 1923 e oggi la tendenza è sempre più diffusa in vari atenei nel mondo, fra cui vale la pena ricordare l'Indiana University Bloomington che impartisce lezioni di estone fino al livello avanzato e l'Università Statale di Mosca, dove è possibile scegliere la lingua estone come prima lingua straniera.

In base ai dati del Ministero dell'Istruzione e della Ricerca dell'Estonia nel 2023 all'estero risultano 30 università che contano un migliaio gli studenti di estone, un numero considerevole a fronte del totale dei parlanti nativi in patria, ovvero poco meno di un milione.

Giada Scanu

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