La musica di Arvo Pärt fa tappa in Italia
Quella del 2022 sarà una stagione piuttosto proficua per il compositore estone dei "tintinnabuli" Arvo Pärt, autore contemporaneo molto seguito dal grande pubblico. Di qui alla primavera prossima si terranno infatti concerti delle sue composizioni in Europa, Nord America e Russia, passando per Finlandia, Belgio, Canada e molto altro, compresa l'Italia.
Foto: Kaupo Kikkas
Ma cosa si intende per "tintinnabuli"? E' una stile compositivo con influenze mistiche e religiose, caratterizzato da una struttura minimalista, in cui troviamo solitamente due sole voci musicali: una è di accompagnamento e ripete le note di un accordo tonale (la cosiddetta "tintinnabulazione", che dà il nome alla tecnica), l'altra invece è la melodia principale. Pärt ideò dunque questa tecnica, e la applicò nelle opere Fratres, Summa, Cantus e Tabula rasa. Nel libro Anime Baltiche dell'autore olandese Jan Brokken, uscito in italiano con Iperborea, il compositore rivela: "Quest'unica nota, o un solo suono, o un momento di silenzio, mi dà conforto. Lavoro con pochissimi elementi: una voce, due voci. Costruisco con materiali primitivi: la triade, con una sola tonalità specifica. Le tre note di questo accordo sembrano campane.".
E sembra proprio che queste musiche, semplici, quasi spoglie, ma suggestive e meditative, occupino un posto speciale nel cuore degli italiani: lo dimostra il gran numero di concerti già fissati nel nostro Paese.
Il prossimo 17 gennaio il Teatro Comunale di Vicenza sarà il palcoscenico delle Greater Antiphons per Archi, in cui si cimenteranno l'Orchestra del Teatro Olimpico e il pianoforte di Alessandro Taverna, diretti da Carlo Boccadoro. Nel sito ufficiale del compositore spicca anche la data del 29 gennaio, quando l'opera Spiegel im Spiegel, interpretata dalla violista Elena Saccomandi e dal pianista Walter Gatti, animerà la sala del Tempio Valdese di Milano. Il pezzo, composto secondo la tecnica "tintinnabuli", viene proposto come parte della composizione Fuoco e Aria. Più in avanti, in primavera, segnaliamo Gil Shaham e il suo violino con Fratres, ospite della Sala Santa Cecilia del Parco della Musica di Roma il giorno 22 maggio 2022.
Al successo internazionale di Arvo Pärt, aggiungiamo il fatto che l'Estonian Philharmonic Chamber Choir è stato recentemente nominato ai 64° Grammy Awards per il suo album Schnittke: Choir Concerto / Three Sacred Hymns / Pärt: Seven Magnificat-Antiphons, che comprende, appunto, una straordinaria interpretazione a cappella dell'opera Sieben Magnificat-Antiphonen del compositore estone. Non ci resta dunque che aspettare il 31 gennaio, per scoprire se il Coro vincerà o meno quello che sarebbe il suo terzo Grammy per l'interpretazione di un'opera di Arvo Pärt.
Chiara Padovano