L' Estonia torna al Giffoni
Quest'anno, in occasione della 52° edizione del Giffoni Film Festival, celebre rassegna cinematografica per bambini e ragazzi, arriva dall'Estonia l'ultimo lungometraggio del regista, sceneggiatore e produttore Jaak Kilmi. Tagurpidi torn (The Sleeping Beast), uscito in primavera nelle sale estoni, fa discutere per il suo approccio "audacemente provocatorio e che non ha paura di attraversare i confini".
Foto: Eesti Raadio
Jaak Kilmi, nato nel 1973, padre di quattro figli, è diplomato in Regia all'Università di Tallinn. L'Italia conosce Kilmi per la sua partecipazione al Festival Cinemambiente 2015 con Out of Fashion, un documentario sulla moda veloce, e alla Bergamo Film Meeting con My Father, The Spy nel 2021. Nei suoi film, tra cui Revolution of Pigs (2004), Disco and Atomic War (2009), The Dissidents (2017, disponibile su Netflix) e, appunto, My Father, The Spy (2019), si è spesso occupato dell'analisi critica degli aspetti sociali del periodo sovietico, ed ha esaminato il loro impatto sul presente, talvolta in maniera comica, talvolta in chiave documentaristica.
Ma non solo: dopo il bellissimo family movie Christmas in the jungle, uscito l'anno scorso, Kilmi torna a Giffoni Valle Piana con un altro film per ragazzi, un thriller dove infanzia e oscuri segreti fanno da protagonisti. Kristjan (Nils Jaagup England) e altri ragazzi del quartiere sono grandi amici e trascorrono le giornate estive fra giochi e avventure in una vecchia fabbrica abbandonata. Dopo essere stati scacciati dalla proprietà di Elmar (Andres Lepik), scontrosa guardia di sicurezza, uno strano incidente getta un'ombra oscura sul gruppo, e Kristjan deve affrontare la decisione più difficile della sua giovane vita.
È un autentico film dell'orrore in cui il regista Kilmi e la sceneggiatrice Aidi Vallik non hanno paura di attraversare confini che la maggior parte dei film per ragazzi non oserebbe mai sfidare. Anche se in Estonia il thriller è sconsigliato ai bambini sotto i 12 anni, Jaak Kilmi ritiene che il film sia stato realizzato in modo da essere adatto ai bambini, ed è dell'idea che si tratti di un film da guardare insieme, genitori e figli. Kilmi spiega inoltre che nella versione finale hanno cercato di inserire i suggerimenti di un gruppo di ragazzi fra i 9 e i 13 anni che hanno partecipato ad una proiezione pre-montaggio.
Parlando di The Sleeping Beast, non si può dimenticare la capacità di Kilmi di saper analizzare criticamente gli aspetti sociali, per cui gli altri suoi lavori si sono sempre, di fatto, distinti: i temi con cui il film si confronta sono, fra gli altri, la mancanza di comunicazione tra genitori e figli, la violenza giovanile nelle baby gang e l'esclusione sociale. Coinvolgenti anche le musiche, curate dal rapper estone Säm, caratterizzate da una sonorità che avvolge lo spettatore e lo spinge a chiedersi cosa succederà dopo.
Dopo i titoli di coda, preparatevi a dare lunghe e "faticose" spiegazioni ai vostri pargoli. Film assolutamente da vedere.
Valentina De Florio