Italia - Estonia 4-0 

12.11.2020

L'Italia, con una formazione giovane e sperimentale, ieri sera al Franchi di Firenze ha comandato il gioco. La manovra però si è svolta a velocità blanda, regalando poco spettacolo. L'Estonia ha pensato prevalentemente a difendersi, conscia della propria inferiorità tecnica. La vittoria dei padroni di casa è stata meritata, ma il rotondo poker di 4-0 è bugiardo.

L'Estonia di Karel Voolaid ha incontrato ieri sera una squadra italiana seriamente motivata.

L'Italia ha spesso faticato con le "piccole" squadre: il 12 febbraio del 1983 pareggiò 1-1 contro Cipro, sul polveroso campetto dell'isola mediterranea. Era la prima trasferta della gloriosa "nazionale azzurra" dell'allenatore Bearzot, laureatasi Campione del Mondo pochi mesi prima in Spagna, battendo in sequenza l'Argentina di Maradona, il Brasile di Zico e la Germania Ovest finalista. Quella della nazionale italiana è la storia di sorprendenti imprese nei grandi appuntamenti, accompagnate da cadute imprevedibili in occasioni meno suggestive.

Oggi la nazionale di mister Mancini sembra aver cambiato registro. Pigrizia e indolenza sono un lontano ricordo. La squadra ha recentemente vinto 11 partite consecutive e l'Italia è attualmente al 12° posto nel Ranking FIFA. Invece i risultati estoni nell'ultimo anno sono stati sotto le aspettative: 5 sconfitte consecutive, poi 2 pareggi recenti in Nations League che però danno speranza per il futuro.

Probabilmente la partita di ieri rimarrà nella storia per il clima in cui si è svolta. Il Covid-19 sta lasciando tracce pesanti anche nel mondo sportivo. L'allenatore italiano Mancini, positivo, non era presente allo stadio. Dieci giocatori italiani sono da giorni in isolamento per sospetto di contagio. Inoltre la regione Toscana dal 11 novembre è diventata "zona arancione".

Ma veniamo alla cronaca. L'Italia, con una formazione giovane e sperimentale, ha comandato il gioco. La manovra però si è svolta a velocità blanda, regalando poco spettacolo. L'Estonia ha pensato prevalentemente a difendersi, conscia della propria inferiorità tecnica. La vittoria dei padroni di casa è stata meritata, ma il rotondo poker di 4-0 è bugiardo: il primo gol italiano nasce in modo abbastanza casuale da un tiro bello e fortunato dell'attaccante Grifo (migliore in campo), mentre il terzo gol è arrivato grazie ad un rigore assegnato generosamente e fortemente contestato dall'allenatore estone Karel Voolaid. In definitiva la squadra estone si è mostrata timida, soprattutto nel primo tempo: è mancata la personalità dei centrocampisti in fase di costruzione del gioco.

Foto: Jana Pipar

Indubbiamente la nazionale estone sta attraversando un periodo di crisi: la speranza è che i ragazzi di Voolaid ritrovino un po' di fiducia, mostrata solo a tratti ieri sera, e possano affrontare con coraggio le prossime due partite di Nations League, fondamentali per non retrocedere nella Lega D.

Daniele Milito

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