Immersione nella cultura estone con “Il Giornale dell’Arte” 
			            Spesso la capitale estone viene considerata l'appendice di qualcos'altro, il "day-trip" da Helsinki o la tappa da due giorni di una maratona delle capitali baltiche – scelte comunque valide, a seconda del tipo di viaggio che si vuole fare: vale sempre la pena di visitare Tallinn. L'articolo di Micaela Zucconi "Un viaggio nello spirito baltico di Tallinn", uscito su "Il Giornale dell'Arte" a settembre, propone però un'altra scelta: si pone in condizione di ascolto verso quell'arte e quell'architettura attraverso cui gli estoni si scrollano di dosso il proprio passato ingombrante ed esigono di essere riconosciuti nella propria identità.
Foto: puhkaeestis.ee
Non è raro, passeggiando per i quartieri dei centri abitati dell'Estonia, imbattersi nella bandiera nazionale – appesa ai balconi, piantata nei cortili. L'entusiasmo per la propria identità è tanto quanto quello per i grandi personaggi che contribuiscono a condividerla con il resto del mondo, venendo riconosciuti ed apprezzati. Come il visionario compositore Arvo Pärt, che poche settimane fa ha festeggiato il suo novantesimo giro intorno al Sole: in suo onore, quest'anno è stato ricco di concerti e festeggiamenti a livello internazionale. Perché dunque non arricchire il proprio viaggio a Tallinn con una visita al non troppo distante Arvo Pärt Center, archivio e centro di informazioni musicale a lui dedicato?
Il legame tra la letteratura e l'identità nazionale, si sa, è complesso e indissolubile. Secondo Micaela Zucconi, il percorso ideale per vivere lo "spirito baltico" di Tallinn passerebbe per i luoghi della letteratura estone. Da vedere, la statua di Jaan Kross, autore estone per eccellenza; il Pegasus, storico caffè letterario e punto di riferimento per gli intellettuali estoni dal 1962; il monumento in onore del giornalista e romanziere Eduard Vilde, nonché il museo a parco Kadriorg; infine, sempre nello stesso curatissimo parco, la casa museo del romanziere A. H. Tammsaare: dal 2017, questi ultimi due edifici ospitano il Tallinn Literary Centre.
Micaela Zucconi non dimentica gli entusiasti dell'architettura e dell'innovazione architettonica: propone loro la Loodusmaja, il Museo della Storia Naturale che aprirà i battenti la prossima estate; il fu complesso industriale Põhjala tehas, con i suoi bar, botteghe artigianali e molto altro ancora – non è neanche l'unico caso estone di ex-fabbrica abbandonata riabilitata a cittadella creativa: basti pensare a Telliskivi, sempre a Tallinn, e Aparaaditehas, a Tartu. Un'altra inaugurazione nel 2026 sarà quella della Rail Baltica, progetto ferroviario di circa 950 km che attraverserà i Baltici fino ad arrivare a Varsavia.
Uscire dalle rotte turistiche non significa disdegnare totalmente quei piccoli gioielli, come il centro medievale di Tallinn o il museo Kumu. Il valore aggiunto di un viaggio è però spesso il contatto con chi la destinazione la vive quotidianamente: in questo senso, Zucconi si affida all'esperienza e agli studi di Elina Liiva – una delle giovani architette che hanno realizzato il Padiglione dell'Estonia per la Biennale Architettura di quest'anno – e a Daniele Monticelli, professore di italianistica e semiotica dell'Università di Tallinn, e traduttore.
Per immergersi ulteriormente nella cultura estone, Zucconi suggerisce di dare un'occhiata al catalogo di Iperborea, che ha tradotto opere di autori estoni come Jaan Kross, Emil Tode e Meelis Friedenthal, o a quello di Sinnos, che ha pubblicato la vincitrice del Premio Andersen 2025 Trinu Laan. Si potrebbe pensare di leggerle in attesa del viaggio o, perché no, di sfogliarle su una panchina del parco Kadriorg.
Chiara Padovano