Il mondo orwelliano di Mihkel Kerem a Roma

02.11.2022

Come suonerebbe il romanzo di George Orwell "1984" nel linguaggio della musica? Il compositore, violinista e direttore d'orchestra estone Mihkel Kerem, classe 1981, sembra conoscere la risposta a questa domanda. La sua opera distopica avrà la prima italiana all'interno della 38a edizione del RomaEuropa Festival che si svolge fino al 20 novembre a Roma. Lo spettacolo si terrà mercoledì 9 novembre presso l'Auditorium Parco Della Musica "Ennio Morricone".

1984 - New European Ensemble, Mihkel Kerem.

Mihkel Kerem è il più giovane compositore estone la cui musica è diventata famosa a livello internazionale (nel 2012 due dei suoi dischi originali sono stati pubblicati sotto l'etichetta Toccata Classics). Figlio d'arte (sia il padre Jaan Kerem che la madre Mirjam Kerem sono violinisti), ha iniziato a studiare il violino all'età di 6 anni. Nel 2006 ha conseguito un master in violino e composizione presso il Royal College of Music di Londra; la capitale inglese è rimasta ancora oggi il suo centro gravitazionale. Attualmente è primo violino di spalla al Royal Liverpool Philharmonic Orchestra e all'orchestra da camera Brandenburg Sinfonia, e nel frattempo collabora con una delle più importanti orchestre da camera scandinava: Camerata Nordica.

Ad oggi Kerem ha scritto oltre 170 opere. Il suo ampio catalogo è composto da 3 sinfonie, numerosi concerti, opere orchestrali e tanto altro. Il nome di Kerem non è scappato nemmeno all'orecchio ben addestrato del critico musicale americano Robert Maxham che per Fanfare Magazine scrive: ""...anyone who believes traditional tonality to be no longer capable of expressing anything more than timeworn clichés should listen to Kerem's work." [Chiunque crede che la tonalità tradizionale non sia più in grado di esprimere nient'altro che cliché logori dal tempo dovrebbe ascoltare il lavoro di Kerem".]

Nella foto direttore d'orchestra Mihkel Kerem.

"1984", composto nel 2017, è un'autentica dimostrazione dell'originalità creativa di Kerem. Basato sul romanzo di Orwell, si tratta di un concerto per violoncello il cui libretto è stato scritto dal compositore stesso. Solo successivamente il regista olandese Gijs Besseling, ispirato dalle musiche del compositore estone, ha realizzato un film omonimo.

Per mettere in luce le idee di Orwell e la musica, è stato inserito sul palco accanto ai musicisti anche un attore e l'esibizione, con la partecipazione del celebre informatico e attivista americano Edward Snowden, sotto la direzione di Kerem stesso, è diventata uno spettacolo musicale di 90 minuti. Il ruolo svolto da Snowden potrebbe essere descritto come l'incarnazione moderna di Winston Smith, il protagonista del romanzo di Orwell, che da un lato ha contribuito a costruire la società di sorveglianza, dall'altro la combatte.

La composizione musicale viene presentata a Roma dal New European Ensemble, una tra le principali formazioni olandesi. Per la versione italiana, la composizione gode della presenza dell'attore Marco Quaglia, che come scritto nel testo introduttivo "intende indagare il modo in cui le nostre vite dipendono sempre più dalla tecnologia". Ad accompagnare le musiche ci sono le immagini cinematografiche di Gijs Besseling.

Lo spettacolo si terrà mercoledì 9 novembre alle ore 21, presso l'Auditorium Parco Della Musica "Ennio Morricone" / Teatro Studio Borgna a Roma.


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