Il mio posto del cuore

24.11.2020

Proust nella sua "Ricerca del tempo perduto" parla delle intermittences du cœur, le intermittenze del cuore, quando dopo tanto tempo mangia di nuovo le sue amate madeleine e ad un tratto il tempo sembra non essere mai passato. Riesce a sentire gli odori, vede visi, i colori e le emozioni della sua vita che riemergono in un secondo. Questo è quello che accade a me sentendo la parola Estonia. La mia intermittenza del cuore.

Il mio viaggio verso questa terra a me completamente quasi sconosciuta inizia a febbraio del 2019 e tutto quello che viene dopo rimane indelebile nella memoria. Tartu mi ha accolta come fosse una mamma riscaldandomi nei freddi giorni d'inverno, lasciando che io mi perdessi tre le vie del centro e lungo il fiume Emajōgi. Potrei stare ore su questo foglio word ma non voglio dilungarmi troppo. Mi piacerebbe raccontarvi di quella volta al teatro Vanemuine.

Foto: Tarmo Haud

Nella mitologia estone Vanemuine era il dio del canto e della musica. Il suo strumento era la cetra, la stessa cetra che il narratore utilizza nell'incipit del Kalevipoeg, la grande epopea estone. Il Teater Vanemuine è il primo teatro professionale in estone, e l'edificio nuovo fu innaugurato nel 1906 a Tartu. Essendo appassionata di teatro mi sarebbe piaciuto molto poter vedere uno spettacolo ma purtroppo c'era un piccolo problema: l'estone! Tutti gli spettacoli erano tenuti da compagnie estoni e quindi vedevo già il mio sogno andare in fumo.

Tuttavia, state pur sicuri, l'Estonia vi stupirà sempre! Infatti, ignari di quello che sarebbe successo decidemmo lo stesso di comprare due biglietti per Edda Gabler di Ibsen, consapevoli che saremmo dovuti andare ad interpretazione e fidarci del linguaggio universale del corpo. E invece, coup de théâtre, l'Estonia portò in alto il suo essere un e-country in tutto e per tutto.

Appena si arriva a teatro si può scaricare un'applicazione per smartphone o tablet che permette di avere i sottotitoli in inglese mentre si guarda lo spettacolo perché l'applicazione riesce a stare al passo con le parole degli attori e attrici e simultaneamente a scriverle sul proprio dispositivo.

Si può chiedere di meglio? E questo è davvero una delle tante sorprese l'Estonia ha saputo riservarmi. Lo chiamo il "mio posto del cuore" perché credo davvero che ne sia rimasta una parte lì e io non vedo l'ora di tornare a prenderla!

Valentina De Florio



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