Il direttore d’orchestra Arvo Volmer, da Tallinn a Bolzano e ritorno

07.07.2021

La stampa estone descrive il direttore d'orchestra Arvo Volmer come un uomo dal sorriso aperto e dal caldo senso dell'umorismo. Oggi Volmer dirige l'Estonian National Opera ma nelle sue 35 stagioni da direttore ha girato il mondo, è stato direttore artistico e musicale dell'Orchestra Sinfonica di Oulu (Finlandia) e Principal Conductor e Music Director dell'australiana Adelaide Symphony. Dal 2014 al 2020 ha svolto il ruolo di direttore principale nell'Orchestra Haydn di Bolzano e Trento e, indubbiamente, la sua collaborazione con l'Italia non è ancora finita.

Foto: ERSO

Nel 2014 è stato invitato come direttore principale dell'Orchestra Haydn, la stessa che in passato è stata diretta sia da Claudio Abbado che da Riccardo Muti. Ha iniziato con un contratto di tre anni, seguito da un rinnovo di altri tre anni. L'orchestra l'ha accolta subito?

Sono stato a Bolzano per la prima volta nel 2013, e per quanto riguarda l'Orchestra Haydn mi è piaciuta subito la sua apertura verso il modo di fare musica melodica e lineare. Nonostante Bolzano/Bozen si trovi nel territorio dell'ex impero austro-ungarico e sia divisa tra lo spazio culturale italo-tedesco, l'orchestra è prevalentemente italofona. Mi piace pensare che questo sia uno dei motivi per cui la cantabilità e la linea melodica si adattino così bene a loro. Sì, ci siamo trovati bene fin dall'inizio. Io, per risparmiare tempo, cercavo di parlare in italiano, ma purtroppo il mio livello non mi consentevo ancora di scherzare, mi limitavo a commenti professionali.

La stampa italiana ha seguito con interesse il suo primo capodanno a Bolzano. Il concerto di capodanno "Viaggio in Europa" includeva opere di dodici compositori. Ricorda ancora la sensazione?

I programmi di Capodanno sono sempre un po' speciali per loro natura, c'è più brillantezza esteriore e molta allegria. Ricordo che dovevo pronunciare alcune frasi in italiano e mi sembrava una sfida enormemente più grande rispetto a quella di affrontare la musica.

L'Orchestra Hyden ha suonato in diverse occasioni la musica di Arvo Pärt. I compositori estoni sono conosciuti in Italia?

In Italia è noto Arvo Pärt. Nella ristretta cerchia dei musicisti lo sono anche Erkki-Sven Tüür, Lepo Sumera e Eduard Tubin.

Con l'orchestra si è esibita il mezzosoprano estone Annely Peebo. Successivamente ci sono stati altri estoni a esibirsi con voi?

Il baritono Lauri Vasar doveva venire a cantare Gustav Mahler, ma purtroppo la collaborazione è stato annullata per motivi di salute.

Lei sicuramente conosce il Teatro Auditorium di Bolzano come le sue tasche, invece le Dolomiti?

Sfortunatamente non avevo tempo per fare molto altro oltre il lavoro. C'erano dei progetti, ma più di un paio di attraversate occasionali in macchina, non sono riuscito ad andare in montagna.

E la musica sinfonica italiana?

Con l'Orchestra Haydn abbiamo suonato anche a Milano, Firenze, Mantova, Rovereto e Merano, e un paio di volte sono andato a vedere gli spettacoli alla Scala di Milano.

La pandemia ha fatto sì che diversi concerti siano stati cancellati. Gli ultimi suoi concerti con l'orchestra si sono svolti nel mese di maggio.

Sfortunatamente la fine stagione del 2020 è stata completamente cancellata. È vero, come direttore d'orchestra ospite sono tornato di nuovo a Bolzano nel mese di maggio. A causa della pandemia è stato l'ultimo e l'unico concerto della stagione primaverile. Suonare di nuovo con i miei colleghi è stata una bella sensazione. Tornerò presto, la collaborazione continua!

Dopo l'Australia e l'Italia è tornato a lavorare a Tallinn come direttore artistico e direttore principale dell'Estonian National Opera. È la sua seconda volta in questa posizione. Il palazzo de "l'Estonia", costruito nel 1913, non è considerato un teatro dell'opera ideale. Ultimamente si parla della costruzione di un nuovo palazzo. Qual è il suo parere al riguardo?

Nel 1904 la città di Tallinn assegnò alla società estone vicino alla piazza del mercato principale un appezzamento di terreno gratuito. Il teatro "Estonia" fu completato nel 1913 dopo circa due anni di costruzione. È vero che originariamente la costruzione è stata pensata per il teatro di prosa, ma il desiderio di portare in scena le opere è sorto molto presto. Ogni attività, per stare al passo con i tempi, necessita di volta in volta di maggiori investimenti. Il pubblico di oggi merita sicuramente condizioni migliori per godere al massimo gli spettacoli musicali, anche per poter vedere e ascoltare ciò che il teatro musicale ha da offrire. A causa delle ridotte dimensioni del palazzo, gran parte del repertorio operistico ci è semplicemente inaccessibile, sia per le grandi opere classiche che per quelle più moderne. Sono dell'opinione che è arrivato il momento storico, l'opportunità per fare il passo importante e unirci alle nazioni che hanno un teatro dell'opera adatto e appositamente costruito. Forse è arrivato il momento giusto per Tallinn di presentare un'offerta di follow-up?

Katrin Veiksaar

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