Estonia, il mio battesimo

23.12.2020

Il mio primo giorno in Estonia è stato il 10 gennaio 2019. Dopo aver passato la notte nel Terminal 1 dell'aeroporto di Milano Malpensa in attesa del volo delle 7:20, ricordo ancora la scritta 'Tallinn, -4°' sul monitor del gate, accompagnata da due grossi nuvoloni grigi, chiaro indizio del clima che da lì a poco mi avrebbe accolto.

Erano mesi che guardavo costantemente il meteo. Io, che mai ero stato in montagna nei mesi invernali, avrei vissuto in pieno inverno in un Paese in cui si raggiungevano i -17°, dove la neve avrebbe fatto parte della mia quotidianità. E proprio la neve era uno dei motivi per cui attendevo con ansia di trasferirmi a Tallinn: l'idea di vivere in un luogo costantemente avvolto nel bianco, e così diverso da quelli cui ero abituato, mi faceva sognare. Adesso, vedere quelle scritte lì, su quel display a pochi passi da me, con un aereo oltre le vetrate pronto a partire, mi dava la sensazione che sì, stava effettivamente cominciando la mia avventura estone.

Arrivai all'aeroporto di Tallinn, il Lennart Meri Tallinna lennujaam, due ore e trenta dopo. Era una struttura di gran lunga più piccola rispetto a quella dove avevo trascorso la notte precedente. Una volta prese le valigie, seguii le indicazioni che portavano alla fermata dei taxi. In Estonia, una larghissima percentuale della popolazione conosce l'inglese e quindi non avrei avuto alcun problema ad indicare l'indirizzo di casa. Questa si trovava nel quartiere Kadriorg, a due passi dal Kadriorg Palace e dal suo vasto parco, un posto stupendo in cui avrei passeggiato decine di volte nei mesi successivi fino ad arrivare al Russalka Memorial e al Mar Baltico.

Via August Alle nel quartiere di Kadriorg (caratterizzato da palazzi storici, vicoli particolari e casette in legno affascinanti).

Il tragitto in taxi durò una manciata di minuti. Tutto intorno sfilavano grandi centri commerciali e graziose stradine residenziali. Giunto a destinazione, mentre il taxi si allontanava, rimasi per qualche minuto fuori al cancelletto del civico 9 di via August Alle, guardandomi attorno, respirando intensamente e lasciandomi abbracciare dal freddo intenso e dal candore della neve. Avevo immaginato per mesi quella scena, quell'arrivo nella mia casa estone, e finalmente la stavo vivendo.

Riscesi nel pomeriggio, dopo aver conosciuto il proprietario, disfatto le valigie e deciso cosa mangiare per cena. Lungo la strada scattai delle foto che, riguardandole ora, mi trasmettono le stesse sensazioni provate allora. Era il mio primo giorno, la mia prima volta a Tallinn, la mia prima volta in Estonia. Le prime emozioni di un'esperienza indimenticabile.

Fabio Peluso

Crea il tuo sito web gratis!