Costruire il Teatro del 21°secolo
Per il Festival d'Europa 2022, tenutosi a Firenze presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, nel mese di maggio, il Teatro della Toscana e il Théatre de la Ville di Parigi hanno proposto ai teatri di tutta Europa una giornata di incontri. Uno degli ospiti del Festival è stato l'estone Jan Teevet, direttore artistico di uno dei teatri più piccoli d'Europa, il Paide Teater.
Foto: courtesy of Paide Teater
L'incontro Costruire il Teatro del 21ͦ secolo aveva l'obiettivo di promuovere nuove forme di solidarietà, condivisione e cooperazione culturale in Europa per permettere la nascita di una nuova alleanza che coinvolgesse teatri di ogni entità, dai più noti e con una storia secolare a quelli più "giovani". Il teatro di Paide non può di certo vantare una storia pluricentenaria, come il Teatro della Pergola di Firenze, né un personale composto da centinaia di lavoratori. Il teatro, situato nella cittadina di Paide, nell'Estonia centrale, conta circa 8000 abitanti, ed è stato fondato quattro anni fa, nel 2018. Lo staff, oltre al direttore artistico, conta appena 6 persone.
Ma torniamo all'anno scorso, dell'anno scorso, quando ancora l'Estonia era in lockdown e la situazione sulla riapertura dei teatri era ancora molto incerta, Teevet , dal 3 maggio al 4 giugno ha fatto installare un podio nella piazza principale di Paide e ogni giorno alle 18 una persona teneva un discorso riguardo ai futuri possibili per il paese, ognuno secondo la propria prospettiva. L'iniziativa era intitolata 33 KÕNET, 33 discorsi, tenuti da 33 persone che hanno parlato alla comunità, spaziando dal presidente Kersti Kaljulaid e dalla poetessa Doris Kareva fino agli insegnanti e agli agricoltori locali. 33 KÕNET ha dato alla comunità di Paide un'occasione per non lasciarsi condizionare da posizioni politiche o da pregiudizi di sorta, per dimostrare che le persone, oltre ad avere opinioni diverse, possono comunque capire il mondo con altre parole e in altri modi.
Jan Teevet ha parlato sul podio di Paide il 6 maggio 2021. Nel suo discorso non ha dimenticato di sottolineare l'importanza culturale di un paese come Paide, pur essendo piccolo, perché, sognando in grande e osando, si dimostra come la coscienza dell'Estonia non risieda solo nelle grandi città come Tallinn. "Le piccole dimensioni di Paide [...] non sono un ostacolo, ma un'opportunità per creare una comunità strettamente intrecciata. La piccolezza non è un ostacolo, ma un'opportunità per conoscere e fidarsi del prossimo. La piccolezza non è un ostacolo, ma un'occasione per ritrovarsi sulla piazza del paese e ascoltare le preoccupazioni e i desideri di tutti e decidere insieme come procedere. La piccolezza non è un ostacolo, ma un'opportunità per diventare flessibili. E il futuro richiede flessibilità da parte nostra. Dobbiamo cambiare perché il mondo sta cambiando."
Nella sua appassionata presentazione sul podio di Firenze, Teevet si è concentrato proprio sulla realtà che riguarda tutti i teatri più piccoli in Europa. Una realtà che non è delle più rosee: Teevet ha spiegato di aver ricevuto il giorno prima la spiacevole notizia della drastica riduzione dei fondi per il suo teatro, che potrebbe portare alla chiusura. "Nel ventunesimo secolo, un teatro non è solo un edificio. Un teatro non deve essere uno spazio che abbia necessariamente il palco, le luci, i microfoni, un impianto audio, ma deve avere qualcos'altro. Deve avere persone con ideali, speranze e percorsi di vita diversi che creano uno spazio dove ritrovarsi e capire che sono molte di più le cose che ci uniscono rispetto a quelle che ci dividono." Con il suo "34simo discorso" lancia la richiesta di aiuto dei piccoli teatri dell'Europa, che Jan rivolge non solo al Teatro della Toscana, ma anche agli altri teatri riunitisi al Festival d'Europa, nonostante il suo sia un teatro "giovane" che non abbia ancora avuto il giusto tempo di creare nuove connessioni e rapporti con altri teatri europei.
Rossella Gargani
[Nel giorno della pubblicazione dell'articolo su Estonia Magazine Jan Teevet posta un post su Facebook sulla chiusura del teatro di Paide entro l'anno. Ringrazia tutti, chiudendo con un "Nel nome dell'utopia".]