Come varcare la soglia di un altro mondo

04.12.2020

Quest'autunno ho seguito il "Seminario di lingua e cultura estone" disponibile tra i numerosi seminari a scelta della triennale di lingue e letterature straniere a Bologna.

Confesso, è stato come varcare la soglia di un altro mondo. Sia poiché trattandosi di una lingua ugrofinnica una buona parte delle parole non sono riconoscibili da chi è abituato allo studio di lingue romanze e germaniche (rimane però una percentuale di prestiti dal tedesco, dal svedese, dal russo ecc.). Sia perché presenta suoni totalmente diversi da quelli delle lingue che ho incontrato in passato, ciò è probabilmente dato dal fatto che in estone ci sono ben 9 vocali. E' il motivo che, a mio parere, rende l'estone una lingua molto melodica e armoniosa.

Una cosa che mi capita spesso di fare studiando nuove lingue è annotarmi parole che mi piacciono particolarmente. Tengo infatti un quadernino dove ho appuntato già una decina di pagine di parole in lingue diverse. Nel mio taccuino aggiungerò anche öökull (gufo), kullakallis (prezioso), härmatis (brina), rukkilill (fiordaliso), sõnajalaõis (fiore di felce), merikarp (conchiglia), piisk (goccia), pööripäev (solstizio) vabadus (libertà) e mets (foresta). Parole che imbottigliano i suoni agglutinanti e particolari della lingua e che rispecchiano in parte l'animo estone, particolarmente legato alla natura e all'ambiente. Questo si percepisce dallo stile di vita molto nordico degli estoni (che ad esempio spesso passano il weekend nelle loro case in campagna a curare i propri orti) e dalla mitologia incentrata sul legame con la natura.

Il folklore estone è infatti popolato da figure mistiche molto affascinanti. Fra le più importanti Allikaravitseja, Hiid, Soovana, Murumemm, Kivialune, Näkk; elfi e/o guardiani della terra che nelle leggende di cui sono protagonisti invitano gli uomini a rispettare la natura e a comunicare con essa.

Non me lo aspettavo, ma l'apprendimento dell'estone mi ha introdotto al popolo e alla storia dell'Estonia, una nazione di cui non si parla spesso: si sorvola in generale sui Paesi Baltici. Ciò accade probabilmente a causa della superpotenza russa così vicina geograficamente (e così lontana in tutto il resto) che eclissa questi Stati. Ho invece scoperto che l'Estonia è un Paese sorprendente con una storia travagliata (a causa delle diverse incursioni) che è riuscito a ricostruirsi ed è ora riconosciuto come il più smart d'Europa e forse il più "digitalizzato" del mondo.

Sara Anceschi
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