Auguri Juri Lotman, uno dei fondatori della semiotica della cultura
Il 28 febbraio è stato il centenario della nascita di Juri Lotman, uno dei più grandi pensatori del Novecento, membro della British Academy e dell'Accademia Estone delle Scienze, semiologo e studioso estone di origine russo-ebraica. Lotman è stato uno dei fondatori della semiotica della cultura, un campo di ricerca che analizza i modi in cui diamo senso agli elementi della cultura: miti, ideologie, etica, testi, arte, musica, teatro, fino a oggetti e attività quotidiane. È stato Lotman a coniare il termine semiosfera, un modello che denota lo spazio dove i sistemi segnici di una cultura (lingua, arte, scienza, etica ecc) convivono e si influenzano attraverso numerose interazioni.
Nativo di Pietrogrado, oggi San Pietroburgo, cominciò la sua carriera accademica all'Università di Tartu nel 1950, come docente al Dipartimento di Letteratura Russa, di cui fu poi direttore dal 1960 al 1977. A Tartu, nel 1964, Lotman fondò la Scuola semiotica di Tartu-Mosca, che raccoglieva studiosi e intellettuali capaci di unire due tradizioni diverse: quella estone e quella russa. Nello stesso anno è stata avviata la rivista della Scuola: Sign Systems Studies, la più antica rivista scientifica di studi semiotici.
Tartu è stata il centro della vita della Scuola. Sebbene sotto il regime sovietico, era piuttosto lontana dallo stringente controllo delle autorità centrali. Questo l'ha resa un'ambiente privilegiato, un'isola dove sviluppare al meglio metodi innovativi per lo studio delle culture. Le attività della Scuola si sono spesso svolte nelle Scuole estive (un luogo di discussione e confronto su argomenti e questioni pianificate in anticipo) a Kääriku, un villaggio vicino a Otepää.
Ancora oggi gli studi di Lotman sono portati avanti da studiosi di tutto il mondo. Dagli anni '90, l'eredità della Scuola semiotica di Tartu-Mosca è stata devoluta alla scuola semiotica di Tartu, che ha sede nel Dipartimento di Semiotica della locale Università. Tartu è oggi diventata La Mecca per molti semiologi e appassionati del pensiero di Lotman. Dal 2009 il Dipartimento di Semiotica offre un Master internazionale interamente dedicato alla semiotica.
I saggi di Lotman sono stati tradotti in italiano, prima ancora che in molte altre lingue europee. Il volume Il girotondo delle Muse, curato da Silvia Burini (1988), recentemente ripubblicato in una versione ampliata e aggiornata (2022), include alcuni saggi sulle arti figurative che al tempo erano inediti anche in Russia.
Gli studiosi hanno trovato varie connessioni tra i modelli della cultura delineati da Juri Lotman e Umberto Eco. I due studiosi si incontrarono durante un viaggio che Lotman fece in Italia nel 1987. A testimonianza di questo legame, Eco firma l'introduzione della versione inglese della monografia di Lotman, Universe of the Mind.
L'Estonia, in partnership con l'Unesco e altre organizzazioni internazionali, ha organizzato numerose iniziative per festeggiare i (primi) cento anni dalla nascita di Lotman. Tra queste, il congresso Juri Lotman 100. Al congresso ha preso parte anche l'Università degli Studi di Torino con un panel diretto dal Prof. Massimo Leone, con la partecipazione di ricercatrici e ricercatori del gruppo Facets - Face Aesthetics in Contemporary E-Technological Societies. Inoltre, il Museo Nazionale Estone a Tartu organizza la mostra Journey in Juri Lotman's semiosphere, dedicata alla vita personale e accademica dello studioso.
Federico Bellentani e Remo Gramigna