Luci blu e minimalismo sacro: Adam’s Passion a Roma

24.03.2023

Dalla collaborazione fra Arvo Pärt, celeberrimo compositore estone, e Robert Wilson, regista americano descritto dal New York Times come "artista d'avanguardia", è nato lo spettacolo teatrale Adam's Passion. L'opera, dopo la première a Tallinn nel 2015 e la replica a Berlino tre anni più tardi, sarà rappresentata il 31 marzo all'Opera di Roma, presso il "Nuvola di Fuksas", il nuovo Convention Center della capitale. A dirigere l'orchestra il direttore estone Tõnu Kaljuste, profondo conoscitore dei compositori contemporanei nord- ed est-europei, insignito di un Grammy proprio per l'incisione di Adam's Lament di Pärt. Nella capitale italiana arriverà anche la ETV, l'emittente pubblica estone, per dedicare all'evento una puntata della fortunata trasmissione culturale OP.

L'opera è stata rappresentata per la prima volta nel 2015 a Tallinn.  Foto: Kristian Kruuser e Kaupo Kikkas

Il debutto di "Adam's Passion" nel 2015 ha avuto luogo in una location tutt'altro che convenzionale: una vecchia fabbrica di sottomarini della Russia zarista situata nella ex zona industriale di Tallinn (ora un centralissimo venue concertistico di nome Noblesser), riadattata con la costruzione di un palco e una passerella. Lo spazio è stato gestito in modo tale che il pubblico fosse immerso nella scena, a un passo dagli attori. Una scelta importante ai fini dell'atmosfera, ma anche in sua assenza gli elementi che preservano la suggestione e l'originalità dell'opera non mancano, uno su tutti è l'insolito utilizzo della luce blu, così preponderante da essere stato definito parte integrante della scenografia.

D'altronde la concezione stessa di questo spettacolo è fuori dagli schemi, non si lascia incasellare in un genere preciso e si rifà all'idea di Gesamtkunstwerk di Wagner, cioè a una sintesi di diverse arti, a un'opera che fonda musica, canto, danza, movimento, luci e scenografia. L'introduzione dello spettacolo è affidata alla sinfonia Sequentia (2014), composta da Arvo Pärt per l'occasione. Mentre lo spettatore osserva una figura d'uomo immersa nella penombra, dapprima immobile, che si anima via via con movimenti flemmatici, l'orchestra passa ad Adam's Lament (2010) e attraverso le voci del coro si dispiega la storia della caduta di Adamo, che prende avvio da un'antica lamentazione russo-ortodossa. Lo struggimento di Adamo per il proprio peccato è accresciuto dalle visioni del mondo che verrà e che ne è conseguenza. Pärt rende universale l'esperienza di perdita e sofferenza del primo uomo affermando "La storia di Adamo è la storia di tutta l'umanità. Ed è una storia di tragedia". Mentre il coro canta di Caino e Abele, due figure impersonali si muovono dietro l'attore Adamo con passi di danza che evocano una lotta. Lo spettacolo procede per 90 minuti con la stessa sinergia fra codici diversi, arrivando a rappresentare anche le catastrofi moderne, sulle note di Tabula rasa (1977) e Miserere (1989/1992), capolavori indiscussi di Pärt, per la cui musica è stata coniata l'espressione "minimalismo sacro".

Commentando la sua collaborazione con il grande compositore, Robert Wilson ha affermato "Quando ho sentito la musica di Arvo Pärt per la prima volta, nei primi anni '80, ne sono subito stato attratto. Creava uno spazio intellettuale che non avevo mai sperimentato prima – uno spazio di libertà immensa". Dal canto suo Wilson si sintonizza con l'evocativa musica di Pärt e vi innesta con successo le proprie immagini.

La prevista puntata per la trasmissione OP, che da oltre 20 anni va in onda occupandosi del settore culturale, non è l'unico progetto della Eesti Televisioon. Infatti il soggiorno romano permetterà alla troupe di preparare anche un servizio con Kalev Mark Kostabi, pittore e compositore estone-americano che da tempo vive fra Roma e New York.

La prima dell'opera è fissata per il 31 marzo alle ore 21:00, una replica è prevista per il giorno seguente alle 18:00. 

Giada Scanu


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