L’Estonia in passerella al Festival del cinema

20.09.2018

E' stata una coproduzione tra Russia, Estonia e Francia a realizzare il film "Mees, kes üllatas kõiki" (L'uomo che sorprese tutti), che al Festival del cinema di Venezia ha conquistato il premio per la migliore interpretazione femminile - consegnato a Natalya Kudryashova - nella categoria "Orizzonti".

Le recensioni segnalano come sia stato proprio lo stile asciutto e severo dell'operatore estone, Mart Taniel, a dare forza alle inquadrature, specie quelle naturalistiche, che sostengono il film, girato in Siberia. Per Taniel, nato nel 1976, diplomato al FAMU di Praga, è la seconda volta che collabora con i registi russi Natasha Merkulova e Aleksey Chupov. Il debutto di questo tandem è stato per "Intiimsed kohad" ("Parti intime") nel 2013.

La storia, in breve, è la seguente: la guardia forestale siberiana Igor è un capofamiglia esemplare e un uomo rispettato nel suo villaggio. Lui e sua moglie Natalya stanno aspettando il secondo figlio. Inaspettatamente, Igor scopre di essere malato terminale e di avere due mesi di vita. Nella lotta contro la malattia, non sono efficaci né la medicina tradizionale né i rituali sciamanici, e alla fine Igor decide di compiere un passo disperato: cambiare completamente la sua personalità per ingannare la morte che si avvicina, come ha fatto il leggendario Zhamba, l'eroe dell'antica epopea siberiana. Igor si traveste da donna, per ingannare la sorte.... Camuffato con il tacco alto e la minigonna, Igor ha la mimica malinconica di un Pierrot lunare, di un personaggio da fiaba che si traveste per mettersi in incognito e rendersi irriconoscibile dal mondo esterno prima e dalla morte poi (forse con risultati davvero miracolosi).

Non è la prima volta che la casa di produzione estone "Homeless Bob Production" vince un premio nella categoria "Orizzonti" di Venezia. Nel 2007 il film "Sügisball" (Ballo d'autunno) di Veiko Õunpuu ha vinto un premio, mentre per Mart Taniel, anche in quel caso operatore del film, era al suo primo premio di valore internazionale.

Nella foto: Mart Taniel

Foto:  Gabriela Liivamägi

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