Architetti e designer in partenza per la Biennale di Venezia

21.04.2018

Una ventina di architetti e designer estoni stanno per partire per Venezia con un importante obiettivo: la partecipazione alla Biennale di Architettura e al festival "Design.Ve". La seconda edizione di "Design.Ve" si svolgerà in parallelo con la Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, dal 23 maggio al 17 giugno, mentre la Biennale proseguirà fino al 25 novembre.

La Mostra, che quest'anno vedrà la partecipazione di 71 architetti di tutto il mondo, è l'evento che ogni anno porta a Venezia piu' di 100 000 persone. La 16° edizione della Biennale, dal titolo Freespace, è curata da Yvonne Farrell e Shelley McNamara. Laureate all'University College di Dublino, sono conosciute in Italia per la realizzazione del progetto vincente "per l'estensione della Università Bocconi a Milano", inaugurato nel 2008. Invece il festival "Design.Ve", con il focus sul design, è nato nel 2016 all'interno della Biennale da un'idea di Francesca Giubilei e Luca Berta di Veniceartfactory e ha registrato alla prima edizione 30 000 visitatori.

"Per quanto riguarda il significato della parola FREESPACE, siamo felicissime di come gli architetti invitati e i Paesi partecipanti si siano impegnati nel suo processo di traduzione. Quando abbiamo scritto il Manifesto, volevamo che contenesse soprattutto la parola spazio. Volevamo scoprire anche nuovi modi di utilizzare le parole di ogni giorno, che potessero in qualche modo portarci tutti a ripensare il contributo aggiuntivo che noi, come professionisti, possiamo fornire all'umanità." Yvonne Farrell e Shelley McNamara

Per quanto riguarda la partecipazione dell'Estonia, saranno gli architetti Laura Linsi, Tadeás Ríha e Roland Reemaa a presentare nel Padiglione Estone il progetto "Nõrk Monument" ("Monumento debole"). Una bella squadra forte e giovane; i primi due lavorano attualmente a Londra, mentre Reemaa è professore invitato presso l'Università Tecnica di Delft, in Olanda.

"Qual'è il ruolo del monumento al giorno d'oggi? Può un monumento essere debole?" si sono chiesti gli architetti, osservando la politicizzazione dell'architettura, che avviene tramite i monumenti nello spazio urbano di tutti i giorni. I progettisti hanno ragionato sul confronto tra i termini "debole" (con riferimento al "pensiero debole" del filosofo italiano Gianni Vattimo) e "monumentale" e hanno avanzato l'ipotesi che un monumento debole incorpori in sè contraddizioni e significati nascosti, caratteristiche che mancano al "monumento classico" che rappresenta il potere in modo chiaro e semplice, ma non in modo globale. L'argomento è stato quindi trattato con due progetti contrastanti: la "Stalla dell'Asino di Kütioru" di Leonhard Lapin a confronto con il Monumento alla Terza internazionale di Vladimir Tatlin. Le opere verranno esposte nello spazio della chiesa barocca di Santa Maria Ausiliatrice, a cura del Centro di Architettura Estone (Eesti Arhitektuurikeskus).

La Casa di Design Estone (Eesti Disaini Maja) sarà invece presente con una esposizione di pop-up (mostra+vendita) nello studio fotografico Castello, in via Castello 996/a, di fronte al Padiglione Estone. L'esposizione, curata da Johanna Tammsalu, è caratterizzata da uno stile nordico e minimalista, con materiali naturali, dettagli di alta qualità e dalle tonalità del grigio, colore tipico estone, per il carattere di clima locale. Tra i designer: Tarmo Luisk, Toivo Raidmets, Maile Grünberg, Tõnis Vellama, Monika Järg, Jaanus Orgusaar, Elmet Treier, Maria Rästa, Stella Soomalis, Mare Kelpman, Oot-Oot, Margus Triibmann, Annike Laigo, Urmas Lüüs, Raili Keiv, Karmen Saat, Piret Loog, Anni Arro e Johanna Tammsalu. L'esposizione rimarrà aperta dal 23 al 30 maggio.

L'evento rientra nelle celebrazioni per i 100 anni dalla nascita della Repubblica Estone.


Foto: Casa di Design Estone

Weak Monument (in inglese)



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